Nel calcio moderno ci sono poche partite importanti per i fan come El Clasico tra Real Madrid e Barcellona. Un appuntamento imperdibile per i tifosi delle due squadre ma anche per gli appassionati di tutto il mondo, come testimoniano gli ascolti tv da record e l’impennata di follower sui social media: basti pensare che la vittoria al Santiago Bernabeu ha fruttato al Barcellona 179.333 fan in più in poche ore, grazie ai gol segnati da Suárez, Messi e Vidal.
El Clasico non è solo la partita più importante del campionato spagnolo: è lo scontro tra due giganti del calcio, un evento il cui impatto sul pubblico – in termini di engagement e, di conseguenza, di monetizzazione – è aumentato in maniera esponenziale grazie all’utilizzo di tecnologie all’avanguardia che lo rendono uno dei più grandi spettacoli sportivi al mondo.È grazie alla tecnologia, infatti, che un evento dalla portata mediatica così ampia può essere reso più godibile e meglio fruibile dagli spettatori, trasformandosi in una esperienza totalmente immersiva e coinvolgente. Per questo motivo LaLiga – per la seconda stagione di seguito – ha scelto di curare direttamente la produzione del segnale televisivo – che prima veniva demandata alle emittenti TV – offrendo un numero maggiore di camere – ben 30 – in grado di garantire una trasmissione di qualità migliore, per la prima volta in 4K-HDR. Due di queste telecamere sono state dedicate alle star della serata – Cristiano Ronaldo e Lionel Messi – e altre due agli allenatori Zinedine Zidane ed Ernesto Valverde.
Una tecnologia a tutto tondo, quella proposta da LaLiga, presente sia sul campo che ‘in aria’ per restituire allo spettatore una visione globale, grazie alle telecamere presenti sull’intero perimetro del terreno di gioco, ad una skycam, ad un elicottero e al ‘360° Replay‘ di Intel.
Skycam: big match da videogame
La skycam – o camera aerea – è una telecamera telecomandata che, scorrendo su appositi fili tesi in aria che le permettono di sorvolare il campo, ha proposto inquadrature e ha catturato azioni – dall’alto o in picchiata – altrimenti impossibili per qualsiasi spettatore. Le funi metalliche hanno consentito alla fotocamera di scorrere liberamente in larghezza e lunghezza, per tutta la durata della partita, e di seguire ogni mossa dei giocatori: gli spettatori hanno goduto di una vista a volo d’uccello appena sopra e dietro i giocatori.
Rispetto alle vecchie inquadrature dalla linea laterale, le riprese dalla camera aerea sono molto più coinvolgenti – in effetti, il tipo di visualizzazione offerto è molto simile a quello di un moderno videogame – perché danno la sensazione di essere quasi immersi nell’azione di gioco. Durante il match, l’altezza della telecamera è stata impostata sui 21 metri, ma è stata ridotta a tre metri durante i calci piazzati per gli scorci più spettacolari.
360° Replay di Intel: tecnologia a tutto tondo
LaLiga è l’unica lega di calcio che vanta il sistema di riproduzione a 360° sviluppato da Intel, che permette di seguire e documentare tutte le azioni chiave della partita, rendendole al massimo della chiarezza.
Questo innovativo sistema è formato da 38 telecamere 5k ad alta definizione, posizionate attorno al perimetro del secondo livello del Santiago Bernabeu: grazie ai voxels – pixel con volume – è stato possibile realizzare spettacolari video in 3D avendo una visione multi-prospettiva dei momenti chiave. LaLiga ha lanciato questa tecnologia all’avanguardia nel primo Clasico del 2016/17 al Camp Nou, poi proprio al Bernabeu. Questi sono stati i primi due stadi in Europa ad essere equipaggiati con il Replay a 360° di Intel, che ora è disponibile anche al Sanchez – Pizjuan e al Wanda Metropolitano.
Steadicam: visione stabile e costante
La steadicam (anche steadycam) è uno dei sistemi di stabilizzazione più utilizzati nello sport perché consente al cameraman di camminare, o correre, con la telecamera, mantenendo la visione costante e uniforme – come se la camera stessa fluttuasse nell’aria – evitando le vibrazioni e gli scossoni e, di conseguenza, l’effetto “mal di mare” nei video. Una caratteristica della steadicam è la grande libertà di azione dell’operatore: la telecamera è, infatti, unita a un braccio articolato che è collegato, a sua volta, a un giubbotto per distribuire il suo peso, consentendo al cameraman di muoversi senza compromettere la stabilità della visione.
Grazie alla steadicam è stato possibile condividere con il fan lo stesso punto di vista del cameraman, lasciando che lo spettatore osservasse lo sviluppo del gioco attraverso i suoi occhi, seguendo i giocatori per tutti i 90 minuti e avvicinandosi a loro quando hanno lasciato il campo, durante le strette di mano prima e dopo la partita e “coprendo” la zona della linea laterale in caso di incidenti.
La sfida tra Real Madrid e Barcellona, grazie a questi e ad altri strumenti, che hanno reso il Santiago Bernabeu una Smart Arena super tecnologica, è stato un evento globale, confermando quanto lo Sport Tech rappresenti una nuova e sempre più concreta tendenza per le strategie della Sport Industry, per aumentare la portata e creare nuove possibilità di monetizzazione: 650 milioni di potenziali spettatori in 182 paesi, 86 emittenti hanno mostrato l’evento in diretta, 400 tecnici professionisti impegnati per la trasmissione della partita, 650 giornalisti accreditati per più di 230 differenti media, 9 unità mobili coinvolte.
Coi social media a moltiplicare numeri e opportunità, sfruttando i nuovi asset digitali, per un coinvolgimento esponenziale ed un’esperienza unica.
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