Giacca e cravatta, poliglotta, sorridente e sicuro di sé. Portando in dote esperienza, carisma e la fama del vincente. Con le ineguagliabili sopracciglia come tratto distintivo, diventate subito elemento iconico da sfruttare per introdurre il personaggio, per presentarlo ai fan sui social media, come è ormai consuetudine per ogni club che ha abbracciato la trasformazione digitale.
Sono veramente felice e onorato di allenare la squadra di una città unica, sostenuta da un tifo impareggiabile”, firmato Carlo Ancelotti. In italiano, prima. In inglese, francese e spagnolo, poi. Concludendo con l’hashtag istituzionale, quel #ForzaNapoliSempre che, esclamato da uno dei più importanti allenatori in circolazione, ha mandato letteralmente in visibilio una tifoseria che dopo la gioia della rivoluzione – e della grande bellezza, vissuta con Sarri, ‘il genio in tuta’ – manifesta con forza la propria voglia di alzare al cielo trofei.
Disintermediazione e internazionalizzazione: un Mister 4.0 per le strategie di De Laurentiis
Vincere, quindi, nella mente dei fan, il grande obiettivo. Lo step definitivo. Lo sviluppo naturale di un percorso iniziato con l’amatissimo predecessore, che va completato. Suggellato. Ma cosa c’è, realmente, nella mente del vulcanico e lungimirante presidente del Napoli? Dove nasce questo colpo di scena totalmente inaspettato?
Un cambio di direzione, una gestione differente della comunicazione. A partire dal proprio allenatore.
20 titoli e 1027 partite in 22 stagioni vissute, finora, in panchina. 21 finali, 607 vittorie, 8 club. 60% di vittorie, 1.934 gol delle squadre allenate. 7 premi personali. Questa, in numeri, la carriera di Re Carlo, ad oggi, come riassunto in modo perfetto sul suo sito personale, corredato dalla sua biografia e, perfettamente allineato all’evoluzione, dalle notizie, dall’attualità, da un racconto informativo che arriva, ora, a mettere in bella mostra lo stemma azzurro. Una ‘sfida eccitante’, come lui stesso la definisce, perfettamente declinata sui social media, per una audience complessiva che sfiora i 10 milioni di follower:
3M su Facebook;
Tutte le informazioni sull’accordo appena siglato, con tanto di obiettivi dichiarati. I dati sulla quinta esperienza italiana. Il mitico San Paolo. Questi gli ultimi tre contenuti pubblicati, con tanto di grafiche dedicate, su carloancelotti.it, e diffusi sui profili ufficiali dell’esempio perfetto di Mister 4.0.
Strategia e tattica in campo. Storytelling, intrattenimento e informazione, fuori. Un vero e proprio Brand.
Uno stile di comunicazione precisamente associato a se stesso, a ciò che rappresenta per il calcio internazionale. Una capacità di diffusione che, per questo, ‘ragiona’ e ‘si esprime’ in idiomi differenti, non trascurando mai il retaggio di una carriera che torna a manifestarsi in una delle piazze italiane più importanti, più seguite, portando beneficio all’intera Serie A e al sistema calcio italiano, nel suo complesso. Ed è qui, proprio in questo punto, che la sua strada incrocia i destini del Napoli, e le strategie di Aurelio De Laurentiis, per quel progetto di internazionalizzazione che entra nel vivo della sua concretizzazione.
Inghilterra, Francia, Spagna, Germania. Chelsea, Paris Saint-Germain, Real Madrid, Bayern Monaco. Un allenatore che ha vinto ovunque, che ha portato valore in tutte le lingue che adesso parla. Quelle stesse lingue che, non è un caso, hanno caratterizzato il video lanciato sui canali ufficiali partenopei e nel quale, il neo-tecnico, ha manifestato la sua gioia per il prestigioso incarico.
#WelcomeCarlo: i numeri di una sceneggiatura perfetta
Un messaggio minimale, pulito, sintetico. Da grande club, insomma. Come i grandi club. #WelcomeCarlo è l’inizio di un nuovo percorso, un taglio col passato, per un futuro in giacca e cravatta. Un cambio di stile, affidandosi ad una nuova guida, per la squadra che verrà e per i propri colori, nel mondo. Un allenatore che, non è un dettaglio, ed è perfettamente sintetizzato nell’European Football Club Report di IQUII Sport, ha gestito i più grandi football influencer del pianeta e alcune tra le squadre col maggior seguito del continente.
Influenza reciproca. Scambio di valore.
L’ambasciatore più adatto per lo sviluppo internazionale della società azzurra, quindi, oltre che la guida migliore per i futuri campioni dei quali, i fan, si augurano sarà composta la squadra. Ma anche un nuovo grande attore da affidare, a sua volta, alla regìa di un club che ha l’ambizioso obiettivo di interpretare un ruolo da protagonista nel panorama sportivo mondiale.
4.1 milioni circa su Facebook, 1.4 milioni su Twitter e circa 900 mila su Instagram. Per una fanbase totale di quasi 6,5 milioni di follower sparsi per il mondo. E, soprattutto, tanti altri ancora da conquistare. A partire dal 23 Maggio 2018, una data che rimarrà scolpita nella storia del Napoli, e dal post con cui è stato ufficializzato l’accordo, che ha avuto un successo scontato ed evidenziato in particolar modo dall’engagement rate sui vari profili del club (1,20% su FB, 1,59% su TW, 7,45% su IG) e su quello Instagram (4,23%) del coach.Notevole, come sempre, la partecipazione dei supporter, come racconta, in egual modo, la mole di tweet nei quali viene menzionato (dati raccolti dalla firma del contratto alle 9:30 di oggi, 24 Maggio), come ‘Carletto’, ‘Ancelotti’, ‘@mrancelotti’ o #WelcomeCarlo, il neo-tecnico partenopeo: ben 15.197.
Interessante, infine, l’incidenza dell’annuncio sulle due fanbase (considerando, anche in questo caso, il medesimo lasso temporale):
“Sono felice di tornare nel mio paese per mano di uno dei massimi club italiani. Siamo venuti per competere e portare al Napoli tutta la nostra esperienza e le nostre conoscenze. Siamo molto lieti di raccogliere questa sfida e iniziare una nuova avventura calcistica. Desidero ringraziare il presidente per avermi affidato un progetto che mi appassiona, ma soprattutto per avermi dato la possibilità di conoscere dall’interno una delle migliori tifoserie d’Italia. A tutti loro dico che lavoreremo duro e con la massima professionalità per raggiungere gli obiettivi che tutti sogniamo. Mi auguro di vivere tanti bei momenti insieme”.
Vincere, allora. In campo e fuori. Grazie al know-how di Ancelotti, allenatore e brand ambassador. Il Mister 4.0.
Per la competizione, l’internazionalizzazione e la monetizzazione.
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