Da circa un anno, Sport Thinking vi racconta le dinamiche che stanno rivoluzionando il modo di vivere lo sport, attraverso la visione di IQUII Sport che pone le sue basi nell’esperienza dei fan e nella possibilità da parte di federazioni, club, brand e atleti, di strutturare nuovi modelli di business sfruttando quelli che sono i nuovi strumenti a disposizione.
Il 2018 sta per terminare e, coerentemente con l’approccio #ForwardThinking proprio di IQUII, oggi definiamo quelli che saranno, secondo noi, i Top Trend Sport del 2019.
CENTRALITÀ DEL DATO
Se vi chiedessero di comprare un vestito per una festa, senza dirvi se sarà organizzata in un locale elegante e lussuoso o magari in un pub irlandese, sareste in grado di scegliere senza problemi cosa indossare? Crediamo di no. Probabilmente tirereste ad indovinare, o forse optereste per quello che più piace a voi, senza preoccuparvi se sarà coerente con il tema o il luogo dell’evento.
Adesso immaginate di portare questo approccio in un contesto di business: vi sembra una follia, vero? Affidare al caso il successo di un’operazione di marketing o di una qualsivoglia attività non può essere un’opzione, mai.
Ecco perché il il primo Top Trend Sport del 2019 di cui oggi vi parliamo è il dato.
Da sempre, ciò che fa la differenza tra successo ed insuccesso è la conoscenza. L’accessibilità all’informazione permette di scegliere un approccio piuttosto che un altro, un’azione strategicamente corretta da una errata: il dato è oggi, e sarà domani, la base di qualsiasi modello di business, processo organizzativo o campagna di comunicazione, perché in grado di minimizzare i rischi e di aumentare contestualmente la possibilità di successo.
La capacità di analizzare e utilizzare i dati è indispensabile:
per implementare mirate ed incisive strategie di comunicazione;
Come vedremo nel prosieguo dell’approfondimento, il dato è il Top Trend Sport del 2019 per eccellenza che fa da cappello un po’ a tutti perché, chi più chi meno, sono correlati alla profilazione e a ciò che comporta in termini di monetizzazione.MEDIA HUB
Lo sappiamo, lo sapete. L’awareness oggi non si misura più (solo) sui territori locali e nazionali, importante quanto scontata, ma su quelli internazionali. Ciò succede perché nello sport, a differenza di altri segmenti di mercato, è difficile rubare clienti ai propri competitor diretti: immaginate un tifoso della Virtus Bologna che decide di tifare per la Fortitudo Bologna. Strano, no?
Un tifoso estero, invece, non essendo legato a logiche territoriali o affettive (il classico di padre in figlio) può essere decisamente definito un target appetibile: i social media, inoltre, rappresentano lo strumento perfetto per arrivare a tali segmenti di mercato. Ma per raggiungerli serviranno contenuti attrattivi, originali, di qualità.
In due parole, il secondo Top Trend Sport del 2019: Media Hub.
“Con la nuova struttura stiamo cercando di estendere ulteriormente la nostra enorme penetrazione mediatica e, di conseguenza, essa supporterà anche la nostra internazionalizzazione e faremo ulteriori investimenti nei settori dei media, del merchandising e della sponsorizzazione. La base del nostro lavoro è sempre il contenuto che produciamo e offriamo, con i nostri team, in tutto il mondo. Ciò significa che possiamo portare la nostra squadra, la nostra tradizione e il nostro marchio ovunque per entusiasmare i sostenitori e conquistarne di nuovi”
Stefan Mennerich, Amministratore Delegato dell’FCB Digital & Media Lab.
Il club che si trasforma in una vera e propria Media Company, non solo disintermediando la relazione col proprio pubblico, ma proponendosi come intermediario verso altri media con i quali condividerà l’elevato know-how in termini di produzione, ma potendo contare su un vantaggio competitivo enorme, la possibilità di avere nelle proprie mani ciò che tutti vogliono raccontare: gli atleti e, quindi, i behind the scenes. In altre parole, i contenuti.
Come impatta, in termini di business, la trasformazione da club a Media Hub?
Contenuti e dati, insieme: e già così abbiamo preso un club e l’abbiamo trasformato in qualcosa di molto, molto diverso. Ma adesso arriva il bello.
SPORT PLATFORM
Contenuti per coinvolgere e dati da raccogliere ed analizzare, per poi fornire contenuti sempre più efficaci, perché basati sulla conoscenza. Sembra semplice.
In realtà lo è, ma solo con i giusti strumenti. Quello in grado di connettere in maniera puntuale i macro-temi finora analizzati è una piattaforma proprietaria attraverso cui veicolare i contenuti prodotti e, contestualmente, profilare i fan per raccogliere dati ed informazioni preziosi.
Il terzo Top Trend Sport del 2019 di cui oggi vi parliamo è la Sport Platform.
Perché nel nuovo modo di pensare e vivere lo sport, ormai sempre più consolidato, tutti i canali devono essere integrati e la gestione centralizzata: il sito web, gli account social, l’applicazione mobile. Immaginate questi touchpoint fusi in uno unico, in grado di soddisfare le esigenze fisiche dei tifosi, quanto quelle digitali, diventando il punto di partenza per qualsiasi attività: dall’erogazione dei contenuti, alla gamification, al ticketing, alle semplici news, alla cronaca dei match e tanto, tanto altro ancora.
Ciò che è necessario, è una Sport Platform che consenta di:
Gli attori che avranno la lungimiranza di dotarsi di uno strumento simile, club, federazioni o atleti, faranno fare un salto di qualità definitivo e significativo al proprio core business; ma sapete chi saranno gli stakeholder che più vedranno di buon occhio questo cambio di gestione? I partner. Perché, tramite una collaborazione, avranno in mano il cosiddetto due piccioni con una fava; da una parte l’unione con i valori positivi dello sport, dall’altra l’anima più cruda, meno romantica del gioco, ma anche più interessante: i dati dei consumatori.
SMART ARENA
Ve la ricordate l’introduzione di questa analisi? Abbiamo parlato di esperienza. Lo sport non è un gioco, non è una partita, non è un risultato. Vi siete mai chiesti perché gli stadi di baseball americani, o le arene dell’NBA sono sempre strapieni? Credete che siano sport tanto più attrattivi della pallavolo, del calcio, del rugby o del basket europeo? No. La risposta sta nell’esperienza che il luogo e l’organizzatore dell’evento sanno offrire e comunicare.
Il quarto Top Trend Sport del 2019 è l’ultimo, decisivo tassello del nostro percorso: la Smart Arena.
“Mi chiamo Andrea. Durante la settimana il club che supporto mi informa, tramite sito, social e applicazione ufficiale, su qualsiasi iniziativa riguardante la squadra e la società. Mi offre dei contenuti che mi fanno sorridere, che mi fanno emozionare e che mi fanno pensare – Però, che forti che sono – aumentando la fidelizzazione e il senso d’appartenenza. Mi chiedono alcune informazioni, i miei interessi, i miei hobby, le mie preferenze d’acquisto però la sapete una cosa? Sono dati che gli concedo volentieri, perché so che serviranno a rendere la mia esperienza il più coerente possibile con ciò che sono e con ciò che voglio.
Poi, il giorno della partita, mi reco allo stadio: guardo la partita e me ne vado. Vi sembra coerente?
Ciò che mi aspetto e desidero è un’offerta che integri fisico e digitale, che arricchisca il momento topico della settimana, quello del Matchday, per renderla indimenticabile a prescindere (o quasi) dal risultato sportivo. Vorrei che fosse l’occasione per condividere dei momenti con la mia famiglia, i miei amici e la mia fidanzata a cui, magari, lo sport neanche piace. Pensate sia comodo sfruttare tutta la pausa tra primo e secondo tempo in fila per una bottiglia d’acqua? L’alternativa qual è, abbandonare il proprio posto quando la prima frazione di gara non è neanche terminata?”
Un pensiero, questo, che deve stimolare un ragionamento: quante opportunità, i club, stanno perdendo nel non offrire un’esperienza che sia all’altezza dei needs del fan moderno?
Il tifoso non vuole più semplicemente assistere, ma ha bisogno di partecipare, di sentirsi il centro della manifestazione; desidera aggiornamenti e contenuti real-time e, soprattutto, a portata di mano; pretende un’esperienza confortevole quanto quella di casa, ma eccitante quanto quella che solo uno stadio sa offrire.
Immaginate un fan village interattivo per il pre-match con attività per grandi e piccoli, uomini e donne, attraverso il quale acquisire ancora dati e offrire agli sponsor ulteriori spazi e opzioni in termini di visibilità e attivazione della partnership.
Oppure un’app ad hoc per la InStadium Experience, con cui ordinare da bere e da mangiare, attraverso la quale veicolare la notifica push relativa allo sconto sulla maglia ufficiale del giocatore che ha appena segnato, oppure relativa al biglietto della prossima partita in casa al termine di una bella vittoria.
O, ancora, che ne direste di entrare allo stadio, vedere i colori, sentire gli odori e ascoltare i suoni propri di una partita ma, allo stesso tempo, avere la possibilità di essere al centro dell’azione, con il replay live delle azioni che scorrono davanti ai vostri occhi, ma da angolazioni diverse, magari a 360°, oppure abilitate grazie alla Virtual Reality, sostenendo spalla a spalla i vostri idoli verso la conquista della vittoria?
“Un’esperienza più coinvolgente si traduce in maggiori presenze e, quindi, in maggiori incassi per gli stadi, i club stessi e gli sponsor.” Fabio Lalli, CEO di IQUII.
I quattro Top Trend Sport del 2019 che vi abbiamo proposto raccontano la visione che sta guidando tutti i progetti in ambito sport, ma non solo, di IQUII Sport: rappresentano l’essenza della Trasformazione Digitale in atto e saranno i pilastri su cui club, federazioni, brand e Sport Influencer costruiranno nuove opportunità di business ma, soprattutto, la conditio sine qua non per aprire nuovi orizzonti di entertainment per chi questo mondo lo segue, lo vive e lo ama.
Buone feste da tutto il team di Sport Thinking.
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