Siamo abituati a percorrere strade conosciute e spesso non riusciamo ad intravedere percorsi alternativi che siano in grado di aprirci soluzioni e nuove opportunità. Nello sport si sviluppano strategie legate alla sfera emotiva: il fan viene catturato da immagini, video e… suoni. Per questo oggi vi parlerò di Spotify e di come sia possibile integrarlo nella strategia comunicativa legata allo sport e sviluppare anche nuove opportunità di revenue.
Dovete sapere che Spotify ha una doppia chiave di lettura e, riuscendo a comprendere questi due aspetti, saremo in grado di sviluppare contenuti sportivi che convertano. Il suo modello di business è disegnato su due pilastri essenziali: gli utenti premium e gli utenti free.
Per gli utenti premium il modello è semplice perché la sostenibilità è legata alla vendita degli abbonamenti mensili che fidelizzano il cliente e restituiscono un’esperienza musicale slegata da ogni interruzione pubblicitaria.
Per gli utenti free entra in gioco l’advertising. Paradossalmente il dato che Spotify riesce a vendere lato business è il numero di connessioni free attive che convincono le aziende ad aderire al programma Spotify for Brands. Questo programma consente loro di modulare vere e proprie campagne di marketing in grado di conquistare l’attenzione degli utenti sia sfruttando le playlist sponsorizzate, messe a disposizione dalla piattaforma (come ad esempio Mulino Bianco, prima azienda italiana che nel 2017 sponsorizzò la playlist del “caffè del buongiorno” per la campagna #laprimacosabella) sia con i formati pubblicitari audio e video.
Vi chiederete in che modo potrebbe tornare utile al team sportivo o all’atleta, la promozione di contenuto ADV per Spotify oltre al solito spot pubblicitario. Una cosa è certa: la potenza della musica può coinvolgere ancor di più il fan.Spotify, Eventbrite e lo sport: una grande opportunità
Sono diversi i club di ogni disciplina sportiva che utilizzano profili Spotify per diffondere le playlist legate ad un evento, un atleta o una squadra (qui l’esempio della playlist della Nazionale Maschile Italbasket). Questa piccola strategia di sviluppo di contenuto riesce a far emergere le passioni musicali di un giocatore oppure la colonna sonora di un allenamento. Non solo. Con l’eventuale integrazione con app esterne è possibile anche gestire il ticketing delle gare sportive.
Vi sarà capitato di visitare i profili Spotify di qualche cantante famoso e aver avuto la possibilità di poter scegliere di acquistare il biglietto per il concerto (solitamente l’app utilizzata nella music industry è SongKick). Per lo sport è possibile sfruttare la partnership sviluppata tra Spotify e Eventbrite nel 2017 che consente agli utenti di attivare il collegamento tra due profili e integrare le potenzialità di Eventbrite con l’esperienza emozionale di Spotify.
La potenza combinata di Spotify e Eventbrite può aiutare anche le piccole realtà sportive nel regalare una nuova esperienza emozionale che guida il fan verso il ticketing dell’evento sportivo, proprio come la piattaforma svedese ha aiutato tanti artisti indipendenti a far crescere la propria base di fan e far conoscere la propria musica in tutto il mondo.
Spotify è solo uno dei potenziali tool nato per un utilizzo e adottato dallo sport per sviluppare engagement, contenuti emozionali da condividere in altri luoghi sociali e adottare nuove strategie di digital marketing non convenzionale.
Le 5 keywords per un marketing digitale laterale
In linea di principio, oggi, quando si sviluppa una strategia di marketing digitale, dovremmo riuscire ad avere un approccio legato a queste 5 keyword:
CREATIVITÀ – Accompagnare il fan nella crescita dell’esperienza digitale, è sia scienza che creatività: la scienza predice il comportamento, la creatività ci consente di influenzarlo. Usiamo la creatività come fosse una lente di ingrandimento per interpretare quelle che potrebbero essere strade singolari ma possibili per la strategia di digital marketing sportivo.
PERSONALIZZAZIONE – Creare i contenuti che i fan desiderano ricevere: il fan di oggi vuole che lo sport gli sia consegnato in un modo personalizzato. Più il contenuto è personalizzato e studiato su misura, più il fan si sente coccolato e valorizzato e si legherà emotivamente ai colori della squadra, all’atleta o al brand legato alla disciplina.
LIVE EXPERIENCE – Il Live è un contenuto premium: le piattaforme Sport OTT ad esempio (Over The Top) sono diverse dalle piattaforme on-demand come Netflix perché il loro valore risiede nella diretta e riescono a raggiungere gli utenti con notifiche personalizzate. Bisogna tener conto di questa sfumatura anche nello sviluppo di idee e strategie per le piccole realtà sportive.
TESTING – Non tutto va bene per tutti: è importante non avere paura di testare come la nuova era di broadcasting si evolve e riesce ad integrare servizi apparentemente lontani come Spotify e Eventbrite. Solo la sperimentazione, legata alle metriche, può aprire nuovi percorsi.
METRICHE – Sviluppare contenuti attraverso le informazioni guidate dalle metriche: le metriche sull’engagement sono estremamente importanti per capire quali tipi di contenuto funzionino o meno. Non solo. Le metriche ci raccontano anche della provenienza dei nostri utenti, il percorso che hanno dovuto compiere per arrivare fino a noi. Questo ci mette in condizione di valorizzare i contenuti di una piattaforma piuttosto di un’altra.
Non vi fermate mai alla prima soluzione, quella più semplice. Le piattaforme stanno cambiando perché gli utenti cambiano. I fan diventano sempre più esigenti e sempre più alla ricerca di contenuti che riescano a stupire, emozionare e coinvolgere.
Chiedetevi sempre cosa vi piacerebbe vedere e ascoltare.
Sì, chiedetelo proprio a voi stessi.
Noi siamo i primi fan, noi siamo i primi elementi del cambiamento.
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